venerdì 15 febbraio 2013



- Se non fossimo in due penserei di essere in un incubo.
- Negli incubi c'è sempre qualcuno messo lì apposta per farti pensare che non sia un incubo. Mi fai ancora più paura, così.
- Hai ragione, ho esagerato. Non è il caso di innervosirsi troppo. È solo una foresta dopotutto.


- Ma si può sapere chi sono, quei due? Da dove arrivano?
- Shhh, non farti sentire! E smettila di guardarli, poverini. Girati, su.
- Sì, ma comunque da dove arrivano? Cosa ci fanno qui?
- E chi lo sa. Magari li hanno mandati via. Poveretti, chissà da quanto tempo vagavano in giro, così...
- Li hanno cacciati via perché sono subnormali, vero?
- Non si dice così, su, non sta bene. Non sono molto intelligenti ma non è colpa loro. E non fanno del male a nessuno.
- Tutti i bambini li prendono in giro, guarda.
- Ti avevo detto di non guardarli. Perché li prendono in giro?
- Ahahahaha, non riescono... Non riescono a fare quel gioco che fanno sempre i bambini, quello di colpire i frutti rossi, guarda, non riescono! Persino i più piccoli ne colpiscono qualcuno: loro niente, sono proprio handicappati.
- Non si dice così, te l'ho già detto. E adesso girati. Poverini.

Un grido, improvviso, stentoreo, lacerante. 
Un secondo dopo non c'è più nessuno, tranne loro. Qualche foglia smossa plana lentamente dagli alberi.

- Ma dove sono andati tutti?
- Sono velocissimi... Non li ho neanche visti andare via, solo il lampo di un movimento... Senza un rumore, in un attimo. Ma cos'era quel grido?
- Non lo so... L'avranno fatto loro? O l'avrà fatto qualcun altro... qualcos'altro?
Si guardano intorno. Sono molto vicini, spalla a spalla, sentono ognuno il leggero tremare dell'altro.
- Mi sembra di avere sentito un rumore.
- Cosa? Dove?
- Lì, vicino a quella pianta, quell'albero, quello lì grosso.
- Il ronzio, dici?
- No, un... come frusciare, rumore di foglie forse. Ma quale ronzio?
- Non lo senti? Devono essere insetti. Credo.
- Adesso che lo dici lo sento, sì... Ma no, era un altro... Forse un serpente.
- Ma i serpenti fanno rumore? Io credevo di no...
- Ma che ne so! Non so, non so niente, non so che insetti sono, non so che alberi sono quelli, non so cosa ci facciamo qui e non so che rumore fa nessun cazzo di animale!
- Shhhh... Sei pazzo, non farti sentire. Può anche esserci un leone, un leopardo, una tigre... Cazzo. Ho paura.
- Scusa. Hai ragione, scusa, sono un po' agitato. Ma non preoccuparti, non c'è da aver paura, vedrai. Quelli sembravano amichevoli, dopo tutto. Ci hanno dato da mangiare, ci hanno messi assieme ai cuccioli... Non ci faranno del male. Non aver paura, stammi vicina, aspettiamo che tornino. 

- Ma perché non si muovono? Non hanno sentito l'allarme?
- E chi lo sa. Magari sono anche un po' sordi, poverini. Vedi, quel serpente è passato a tre passi da loro e non l'hanno neanche visto.
E poi hai visto come si muovono lenti? Forse stanno cercando di scappare ma ci mettono un sacco di tempo.
- Mh, sarà. Secondo me non sanno arrampicarsi sugli alberi.
- Probabile. Poveretti. Faranno una brutta fine se continuano a starsene fermi lì.
- Ma no, guarda, gli è andata bene: guarda là, si è spostato, si è messo a rincorrere quelle gazzelle. Che culo hanno avuto a essere sottovento. Su, vieni qui, che è ora di darsi una ripulita.

- Ho fame.
- Anch'io. Quei frutti lì saranno buoni? Si potranno mangiare?
- Non lo so... E se sono velenosi? Non mi ricordo se loro li hanno mangiati...
- Forse è meglio non provare. Forse quando torneranno ci daranno ancora qualcosa.
- Ma torneranno? Sono andati via così di corsa. E poi... quelle specie di noci che ci hanno dato erano buone ma, ma quella scimmietta rossa fatta a pezzi, miodio che orrore! Stavo per svenire...
- Beh, a modo loro sono stati gentili a offrirne a noi. Però quelle noci non le vedo in giro, chissà dove le avevano prese. Dobbiamo trovare qualcosa da mangiare ma non so cosa...
- Io non voglio allontanarmi da questa radura, non voglio entrare nella foresta, non voglio. E poi tra poco sarà buio... 
- Stai tranquilla, ora ci procuriamo dei bastoni, guarda. Tranquilla.

- Tra poco sarà buio. Perché non si arrampicano da qualche parte? 
- Non sono capaci, te l'ho detto. Anche scendere a dirglielo non servirebbe a niente: non capiscono, poverini, hai visto. Neanche le cose più semplici, neanche le filastrocche dei bambini capivano, neanche l'allarme hanno capito.
- Beh, se pensano di passare la notte lì, per terra così, beh... quelli in caccia stanotte faranno una bella cena. 
- Già, non arriveranno a domani mattina, povere creature. Un po' mi spiace... Sono anche carini, dai, così lisci e morbidi.
- Ma che morbidi. Sono molli. E grassi. Dove hanno i muscoli, dove? Quello più alto ci ha messo dieci minuti a spezzare un bastoncino che un cucciolo qualunque...
- Sei ben stronza, però. Non è mica colpa loro.
- E poi non ridono mai, non trombano mai. Oltre che handicappati sono anche noiosi.

- Dio com'è buio. Ho paura.
- Tranquilla, vedrai che ce la caveremo. Gli esseri umani sono più intelligenti di tutti, lo sai. Ce la caveremo.

- Ecco, ancora quel ciuffetto dietro al collo e ho finito. È ora di dormire ormai. Li vedi ancora?
- Sì, sono sempre lì. Con in mano uno stecchino. Non resterà molto di loro, domattina. Mi domando come facciano a non sentire i cacciatori arrivare, sono piuttosto vicini adesso.
- Nemmeno se gli ruggissero nelle orecchie li sentirebbero, mi sa. E poi comunque... guardali, hanno dentini da lucertola, non hanno artigli. Non corrono, non si arrampicano. Secondo me ci vedono e ci sentono anche poco. Una strana specie, così sfigata. Si estingueranno presto, poveretti, non sono proprio adatti.
- È un miracolo che non siano già estinti, dai retta a me. Comunque, non una gran perdita.


Provate a fare questo giochino: http://games.lumosity.com/chimp.html
E dopo, solo dopo, guardate il video (anche qui: http://www.pri.kyoto-u.ac.jp/ai/ja/publication/matsuzawa/Inoue2007.html


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