venerdì 14 dicembre 2012

Fino alla fine del mondo - 1 -

Finì di fare la barba pensando al commercialista. Bisognava trovare per forza un momento per andarci, in settimana. Che rottura di palle. Ripose il rasoio, ficcandolo nell’armadietto un po’ a casaccio, e svitò il tappo del dentifricio pensando alla rata del mutuo. Ma era un pensiero fastidioso e smise quasi subito, anche perché doveva concentrarsi sulla riunione delle dieci, che sarebbe stata tutt’altro che una passeggiata. In effetti non aveva voglia di pensare nemmeno a quella, non aveva voglia di pensare a niente, in effetti. Neanche all’Antonella, non una gran voglia. 
Si spazzolò i denti, sputò, li spazzolò di nuovo. Non aveva ancora rivolto un solo sguardo alla sua immagine riflessa nello specchio. 
Sputò ancora. Guardò la scia spumosa nel lavandino, verdolina e mentolata. Rimase un po’ a guardarla. Era molto bianco il lavandino. La luce che veniva dalla finestra alle sue spalle lo colpiva in pieno. Alzò gli occhi alla finestra nello specchio: il cielo si schiariva, tinto di lilla e di celeste. Ebbe un attimo di perplessità, guardò l’orologio, no, non aveva sbagliato a puntare la sveglia: erano le sei, era l’ora giusta. Eppure era quasi sicuro che ieri non c’era così luce a quest’ora. 
A dire il vero non c’era così luce neanche un’ora più tardi, quando scendeva dal treno iniziava appena ad albeggiare, ieri. E l’altroieri. E tutto il mese scorso. 
Il cielo nello specchio era tutto azzurro ormai, un azzurro ogni momento più lucente. Il riverbero faceva splendere le piastrelle e scintillare le boccette allineate sulla mensolina: un raggio colpì quella del dopobarba, traendone un breve, luminoso arcobaleno. Il chiarore inondava la finestra, lo specchio era troppo abbagliante da guardare, ormai. Pensò che avrebbe dovuto dare un’occhiata fuori, vedere che cosa, vedere perché. Guardò il lavandino, invece. Un capello disegnava una morbida ellisse intorno allo scarico, la schiuma verdolina era quasi secca. La pulì con cura con la mano, adagio, piano. Così bianco da far male agli occhi, così bianco, tutto. Così in fretta arriva, così bianco, così in fretta. Il sibilo lo udì, assordante, immane. Fece in tempo a pensare che la rata del mutuo, vaffanculo. Poi, la luce fu.

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