- Tranquilla, Maria, stia
tranquilla. Non c’è niente che lei possa fare che
- Se ne vada!
- Ma no, ma no. Si metta
tranquilla, che tanto è lo stesso. Dunque
- Vada via! Adesso arriva
mio marito e
- Suo marito è già arrivato
e andato, cara, è già stato giudicato.
- Giudicato? In che senso?
Mio marito giudicato, cosa vuol dire?
- Giudicato e condannato, a
dire il vero.
- Ma cosa dice? Lei è pazzo,
se ne vada subito! E mio marito è un brav’uomo, cosa crede. Se ne vada!!!
- Un brav’uomo, un
brav’uomo, sì. A voler guardare sì. Ce ne sono capitati lei non sa quanti,
oggi, che erano di ben peggio, ben peggio. Per quanto.
- Per quanto cosa? Cosa sta
dicendo?
- Per quanto non immacolato,
comunque. Tant’è vero che è stato condannato.
- Ma come condannato, ma
come, ma per cosa???
- Mh. È sicura di volerlo
sapere? Guardi, oggi è già una giornataccia, fossi in lei non aggiungerei altri
pensieri.
- Ma cosa dice, ma lei chi
è, ma se ne vada, vada via!
- Fosse così facile. Dunque
dicevamo
- Ma mio marito, mio marito
dov’è?
- Lasciamo stare, per il
momento – Oscilla con noncuranza la spada fiammeggiante - Torniamo a noi.
- A noi? Ma cosa vuole da
me, io non so chi sia, se ne vada!
- Su, Maria, collabori un
pochino. Mi lasci lavorare, che è una giornata piena, oggi.
- Cosa vuole da me, ma esca,
se ne vada subito!
- Tra l’altro, in effetti,
lui non ha chiesto quale fosse la sentenza per lei. Vogliamo dire che già la
conosceva? Vogliamo dire che lui già sapesse, immaginasse che lei sarebbe stata
tra i condannati?
- Io? Tra i condannati? Ma
di cosa, ma di che?
- Via, Maria, neanche lei è
una santarellina, vero? – Le sorride, ammicca, birichino – I suoi peccatucci li
ha anche lei, su, lo sa che è inutile negare.
- Ma quali peccatucci, ma cosa
ne sa lei, lei è pazzo, se ne vada!
- Che poi non è che non
foste stati avvisati: da quanto ve lo si va dicendo, da quante migliaia d’anni?
E lei mi si è pentita? No. Lei mi si è contrita? Macché. Lei ha continuato con
i suoi peccatucci capitali come se niente fosse. Non è che adesso può mettersi
a frignare come se fosse una sorpresa, andiamo, via.
- Ma cosa dice? Guardi che
mi arrabbio davvero adesso, adesso chiamo la polizia e
- Siamo noi, la polizia. Se
così vogliamo dire. Su, venga. – Le fa segno verso la porta, con quel suo
spadone di fuoco – Andiamo, su.
- Ma mi lasci, ma perché!
Guardi che finisce male questa storia!
- Su, non pianga. È già finita. È già finita, la Storia.
- Su, non pianga. È già finita. È già finita, la Storia.
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