Notte buia e calda di pipistrelli e stelle, il sudore si asciuga addosso piano piano, il ghiaccio si muove nel bicchiere. Ha lo stesso suono della sfera che porto al collo, Venere mi saluta e cammina come me: poi verrà la luna. Un respiro e un soffio nella nuca, cera calda a gocce, questa notte sfatta madida e slacciata di falene e grilli. Com'è breve un anno, e com'è largo.
Postato da: sphera a 22:25 | link | commenti (8)
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