Voglio i pannelli solari. E li voglio il prima possibile. Li avrei già messi se non fosse che voglio cambiare casa presto.
Voglio i pannelli solari per l'energia elettrica e l'acqua calda, e voglio una cisterna per l'acqua piovana, e se serve il microeolico e il geotermico e tutta, tutta quanta la tecnologia che serve per sganciarsi dalla tecnologia gestita da altri.
Voglio l'autosufficienza, voglio che l'unica rete a cui la casa resti collegata sia quella di internet.
Non capisco, giuro non capisco come qualcuno possa scegliere di spendere che so, trentamila euro per una automobile e non per mettersi i pannelli solari sul tetto.
Non capisco perché chi ha due risparmi - che non sono io - si domandi se sia un buon investimento comprare titoli e non corra a comprarsi un sistema energetico autonomo.
Non capisco, ma davvero, perché continuiamo a lamentarci del traffico, delle bollette sempre più care, del tempo che si spreca andando e tornando dal lavoro, dell'aria lercia, dei pomodori di plastica, e continuiamo a impiegare enormi quantità di energia e di fatica per continuare a tenerceli stretti.
Ah, ma perché tu cosa vorresti: abitare in campagna, produrti l'energia e l'insalata e lavorare via internet? Eh eh, che dolce che sei, che romantica.
Non capisco perché se dici che vuoi sfruttare le più avanzate, le migliori opportunità tecnologiche ti diano della luddista.
(Intanto è uscito il sole, la mia macchinetta degli arcobaleni va a tutta forza, sparpagliandone a decine sulle pareti, un turbine di iridi.)
Postato da: sphera a 10:19 | link | commenti (5)
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